Il tumore del seno

COS’È IL TUMORE AL SENO

Il seno è una parte importante del corpo di una donna: è simbolo di maternità ma anche di seduzione.

Durante il corso della vita la mammella può modificarsi, soprattutto nelle diverse fasi del ciclo mestruale.
Nell’età fertile prevale la componente ghiandolare, mentre dopo la menopausa questa viene gradualmente sostituita da tessuto grasso.

Anche il seno può essere interessato dal cancro che nasce da cellule dell’organo che crescono e si riproducono in maniera anomala.

Il tumore può essere:

LE CAUSE

Le cause della patologia oncologica non sono ancora del tutto conosciute.

Sono stati associati al tumore del seno diversi fattori di rischio come: età (la maggior parte dei casi viene diagnosticata in donne di età superiore a 50 anni), prima gravidanza dopo i 30 anni, menarca prima dei 12 anni, menopausa dopo i 50 anni, non aver avuto figli, presenza di altri casi di tumore in famiglia (il 7% delle pazienti ha un tumore collegato a mutazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2).

Esistono poi altri fattori di rischio sui quali è possibile intervenire (peso corporeo, sedentarietà, fumo, abuso alcol o alimentazione).

In Italia si registrano ogni anno oltre 55.000 nuovi casi di carcinoma mammario che rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata nelle donne. La sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi, indipendentemente da altre patologie, è in moderato e costante aumento da molti anni.

Si attesta all’88% mentre era solo del 78% nei primissimi anni 90.
Questo risultato è merito delle diagnosi sempre più precoci (anche grazie ai programmi di screening) e al miglioramento delle cure.

I SINTOMI

I principali sintomi sono: gonfiore o ispessimento nella mammella o nell’area ascellare, solitamente palpabile, è generalmente il primo segnale del carcinoma.
Le altre avvisaglie sono: cambiamenti dell’aspetto del seno (increspature o irritazione della pelle); cambiamenti nella dimensione e forma della mammella; alterazione, ritrazione, dolore e fragilità del capezzolo o dell’areola e presenza di secrezione.

Dopo la mammografia l’esame citologico o ago aspirato è in grado di differenziare le lesioni benigne da quelle maligne nel 95% dei casi. L’ago aspirato è indolore e non necessita di alcuna anestesia. Con la biopsia si arriva ad una diagnosi quasi sempre certa.

Sia la prognosi che il trattamento sono influenzati dallo stadio in cui la neoplasia si trova al momento della diagnosi.
Esistono inoltre diversi tipi di cancro della mammella, con caratteristiche anatomo-patologiche e biologiche diverse, con tassi di crescita e risposta alle terapie differenti.